Vladimir Putin ha in mente un piano per riuscire a contrastare le sanzioni occidentali. Di che cosa si tratta?
Il presidente della Russia Vladimir Putin ha in mente un’idea che potrebbe portare la sua patria a contrastare in modo efficace le sanzioni europee generate dall’invasione russa in Ucraina. Parliamo della costruzione di nuovi gasdotti dalla Siberia, ma non solo. C’è anche una nuova strategia energetica tra i piani di Mosca, volta a migliorare la situazione economica russa, fortemente stravolta dalle sanzioni Nato.
L’annuncio di Putin sui gasdotti siberiani
In merito agli sviluppi della guerra in Ucraina e in seguito alle sanzioni emanate contro Mosca da parte dell’Occidente, il leader del Cremlino ha annunciato di voler costruire nuovi gasdotti provenienti dalla Siberia. Citato dalla Tass, il presidente russo Putin ha dichiarato quanto segue per quanto riguarda questo progetto. “Dobbiamo garantire la costruzione di nuovi oleodotti e gasdotti dai giacimenti della Siberia occidentale e orientale e accelerare l’attuazione di progetti infrastrutturali – ferrovie, oleodotti, porti – che consentiranno di reindirizzare le forniture di petrolio e gas dall’Ovest verso i promettenti mercati del sud e dell’est già nei prossimi anni”.
Il leader del Cremlino ha anche ribadito la necessità di pensare al futuro della Russia, così da “preparare insieme alle compagnie petrolifere e del gas il piano di espansione delle infrastrutture di esportazione verso l’Africa, l’America Latina e l’Asia-Pacifico“. Un piano decisamente ambizioso, che però Putin reputa necessario per riuscire a bilanciare la situazione economica russa, gravemente danneggiata dalle sanzioni indotte dall’invasione di Putin in Ucraina.
La nuova strategia energetica russa
Ma i gasdotti siberiani non sono l’unica mossa che Putin ha in serbo. Il leader del Cremlino sta anche lavorando una nuova strategia energetica, da adottare entro metà settembre. “Chiedo al governo di tenere conto dei risultati della discussione odierna durante la preparazione della strategia energetica della Russia. Come concordato, il suo orizzonte di pianificazione dovrebbe essere esteso fino al 2050. La strategia deve essere approvata entro il 15 settembre di quest’anno”. Queste le parole di Putin, che sembra guardare con ottimismo verso il futuro, nonostante si sia inimicato la maggior parte dei leader europei.